





Qualche ora prima, quasi per gioco, per il semplice e primordiale desiderio di rubare, avevo recuperato un coltello da macellaio dimenticato da qualche cameriere del servizio cathering dietro ad uno dei grandi teli che separavano la grande sala allestita per l'evento e i corridoi che davano all'esterno, dove stazionavano le cucine da campo. Può sempre servirmi, pensai. Il tempo non passava e avevo superato da poco la soglia che trasforma il sonno e il bisogno di riposare in pura frenesia e voglia di fare fare fare fare fare distruggere. Avevo deciso di alzare gradualmente il tasso alcolico per evitare di addormentarmi, così passai dal vino al limoncello per finire con la vodka. Le tempie mi pulsavano furiose come tamburi suonati da tribù primitive nel mezzo della giungla. Intanto tutto andava a rotoli: rendering interrotti, il ronzio del pc nel silenzio di una sala gigantesca, le parole del custode ("non hanno nulla da perdere, aprono il fuoco immediatamente appena vedono qualcosa che si muove, o tu o loro"), risate alle mie spalle di facce gonfie e deformate dalla veglia infinita, messaggi di errore che significavano altre ore di attesa snervante. Fuori intanto le nuvole nere erano esplose in lampi e tuoni vendicativi. Il silenzio lasciò il posto al ticchettio frenetico e nervoso di un diluvio che sapeva di resa dei conti. Fanculo pensai. Il mio lavoro doveva terminare alle 4 e invece sono qui ad un passo dall'alba senza sapere nè quanto ancora dovrò rimanere nè se saremo in grado di portare a termine il tutto. Presi l'iniziativa con una mano e con l'altra il coltello. Ne avevo abbastanza. Nessuno se ne sarebbe accorto. Un lavoretto rapido, silenzioso e certamente pieno di soddisfazione. Avrebbero dato la colpa a qualche ladruncolo che si sarebbe introdotto clandestinamente durante la festa e avrebbe poi sfruttato la confusione per nascondersi in qualche stanza e aspettare lì il momento buono per iniziare il suo piano terribile.
Falli a pezzi! diceva la vocina.
Riducili in polvere!!
Alza quel cazzo di coltello e abbattiti con furia su di loro, che giacciono lì indifesi.
Adesso!!
Adesso!!!
Ma non lo feci.
Calcolai che se mi avessero beccato a distruggere più di 700 dvd l'avrei presa sonoramente nel culo. Altro che straordinario!! Mi sarebbe toccato pagare di tasca mia e come minimo mi avrebbero licenziato in tronco. Nono...aspettai che il pc finisse di fare il suo lavoro e insieme agli altri due mi misi in silenzio a duplicare dischi versatili digitali in silicio fino alla mattina del giorno dopo.
Ora sto bene.