lunedì, maggio 28, 2007

Un lavoro straordinario

Così quando qualcuno in futuro mi chiederà qual'è la cosa più assurda che mi è capitata nella vita, senza dubbio la mia mente sfoglierà velocemente i giorni fino ad arrivare alla fatidica notte di sabato 26 maggio in cui, tra le 11 di notte e le 10.45 della domenica successiva, sono rimasto prigioniero dentro alla fiera di bergamo per duplicare più di 700 dvd contenenti il video della serata, inserendoli per di più nelle apposite custodie di plastica. Per la precisione il lavoro avrebbe dovuto svolgersi comodamente dalle 11 alle 4 di notte, ma per gravissimi problemi tecnici (tra i quali lo spegnimento della corrente da parte di un fonico ucraino ubriaco di vecchia romagna) in quel lasso di tempo siamo stati ad aspettare che il pc partorisse il dvd originale, bevendo vino, caffè su caffè, parlando con angelo (il custode notturno della fiera) e facendo il giro della sala congressi a bordo di un monopattino (tra l'altro io ho stabilito il record della pista con 1'17"). Mi sembrava di stare dentro l'overlook hotel. Spazi giganteschi, tanta luce, anche di notte, un lavoro che non voleva saperne di essere concluso e la convivenza forzata con altri esseri umani. Giuro, li avrei fatti a pezzi.

Ad un certo punto il desiderio diventò incontrollabile.
Qualche ora prima, quasi per gioco, per il semplice e primordiale desiderio di rubare, avevo recuperato un coltello da macellaio dimenticato da qualche cameriere del servizio cathering dietro ad uno dei grandi teli che separavano la grande sala allestita per l'evento e i corridoi che davano all'esterno, dove stazionavano le cucine da campo. Può sempre servirmi, pensai. Il tempo non passava e avevo superato da poco la soglia che trasforma il sonno e il bisogno di riposare in pura frenesia e voglia di fare fare fare fare fare distruggere. Avevo deciso di alzare gradualmente il tasso alcolico per evitare di addormentarmi, così passai dal vino al limoncello per finire con la vodka. Le tempie mi pulsavano furiose come tamburi suonati da tribù primitive nel mezzo della giungla. Intanto tutto andava a rotoli: rendering interrotti, il ronzio del pc nel silenzio di una sala gigantesca, le parole del custode ("non hanno nulla da perdere, aprono il fuoco immediatamente appena vedono qualcosa che si muove, o tu o loro"), risate alle mie spalle di facce gonfie e deformate dalla veglia infinita, messaggi di errore che significavano altre ore di attesa snervante. Fuori intanto le nuvole nere erano esplose in lampi e tuoni vendicativi. Il silenzio lasciò il posto al ticchettio frenetico e nervoso di un diluvio che sapeva di resa dei conti. Fanculo pensai. Il mio lavoro doveva terminare alle 4 e invece sono qui ad un passo dall'alba senza sapere nè quanto ancora dovrò rimanere nè se saremo in grado di portare a termine il tutto. Presi l'iniziativa con una mano e con l'altra il coltello. Ne avevo abbastanza. Nessuno se ne sarebbe accorto. Un lavoretto rapido, silenzioso e certamente pieno di soddisfazione. Avrebbero dato la colpa a qualche ladruncolo che si sarebbe introdotto clandestinamente durante la festa e avrebbe poi sfruttato la confusione per nascondersi in qualche stanza e aspettare lì il momento buono per iniziare il suo piano terribile.
Falli a pezzi! diceva la vocina.
Riducili in polvere!!
Alza quel cazzo di coltello e abbattiti con furia su di loro, che giacciono lì indifesi.
Adesso!!
Adesso!!!
Ma non lo feci.
Calcolai che se mi avessero beccato a distruggere più di 700 dvd l'avrei presa sonoramente nel culo. Altro che straordinario!! Mi sarebbe toccato pagare di tasca mia e come minimo mi avrebbero licenziato in tronco. Nono...aspettai che il pc finisse di fare il suo lavoro e insieme agli altri due mi misi in silenzio a duplicare dischi versatili digitali in silicio fino alla mattina del giorno dopo.
Ora sto bene.

venerdì, marzo 09, 2007

LUNA IN PIENA - NADA
(...) Non so ballare il tango
Non so ballare
il valzer
Non so ballare niente
Mi dondolo in dispar
te
In piedi contro il muro
Guard
o il mio futuro
Perso in una marea d'ombre
E dentro le tue mani
Sono una luna piena
Resto lassù a guardare la tua voglia che
Piena in piena
Prendimi stasera
Sono in piena in piena
Prendimi la testa fra le mani
E tocca la paura vera

La mia timidezza mi incatena
(...)

domenica, marzo 04, 2007

Morte di un Dandi

Avercele ste brave personcine al proprio funerale...macchè...
Ci si devi accontentare dei soliti nomi banali, triti e ritriti...
Per carità...non è che m'aspetto un Pallesecche, un Puzzafiato
o un Fragoletta...
ma almeno...che ne so...un Caciotta o un Mammoletta credo di meritarmelo!
Eh...è' proprio vero che nun ce sò ppiù i bboni amici de na vorta...

domenica, febbraio 11, 2007

Parigi

lunedì, febbraio 05, 2007

domenica, febbraio 04, 2007

Aperta parentesi Chiusa parentesi

A volte
quando nuvole grigie riempono un cielo già troppo
BLU
io non ho paura.

Perchè con me ho il mio spazzanuvole biondo.
Sei tu.

sabato, febbraio 03, 2007

domenica, gennaio 28, 2007

DESCRIZIONE DEL GIOCO:
il DOMINO della PAURA

CONTENUTO:
Il Domino della Paura è formato da 78 tasselli
raffiguranti in totale 12 diversi soggetti che, in un modo o nell’altro,
rappresentano celebri paure
che spesso ritroviamo in film, o libri o in racconti del terrore:

- la scritta FEAR (PAURA)
- 8 soggetti che incutono terrore:

        • un fantasma
        • uno scheletro
        • uno spettro con 4 occhi
        • un robot assassino
        • i pirati dell’isola del tesoro
        • un gufo sinistro
        • degli extra-terrestri alla conquista della terra
        • un castello maledetto
- espressioni di autentico raccapriccio

SCOPO DEL GIOCO:
Ogni giocatore, in possesso di un certo numero di tessere della Paura,
deve cercare di terrorizzare gli altri liberandosene,
ovvero lasciandole sul piano di gioco
secondo le modalità del domino classico,
prima che ci riescano i suoi avversari.

Il vincitore è colui che riesce a diffondere tutte le sue Paure nel più breve tempo possibile.

lunedì, gennaio 22, 2007











INTRODUZIONE:
il DOMINIO della PAURA

Il Millenium Bug
La minaccia terrorista
L’uomo nero
Gli omicidi in villa
La mucca pazza
L’aviaria

Quando il livello d’allarme sale da arancione a rosso
Non significa che siamo più protetti
Siamo soltanto più spaventati

La Paura è la miglior forma di controllo
Un efficiente strumento di Potere
Che funziona proprio come un Domino

Per prima cosa si dispongono al meglio le tessere sul piano
(si prepara il terreno)
In modo che il percorso (della Paura)
non si interrompa e si ramifichi il più possibile.
Poi, dall’alto, qualcuno (il politico di turno)
dà il la buttando giù la prima tessera.
I media, dal canto loro, amplificano questo gesto
Assicurandosi che nessun tassello rimanga in piedi
Impostando ed imponendo abilmente l’Agenda Setting del momento.
Così, diventa quasi fatale che nessuno possa sottrarsi al propagarsi
Rapido ed inarrestabile della Paura
Parlandone a sua volta, comportandosi di conseguenza
E diventando egli stesso uno dei tanti tasselli che cade
Alimentando suo malgrado questa incontrollabile reazione a catena.

Utilizzando la metafora del domino
Ho costruito 78 tasselli del gioco in cui ogni faccia
È costituita da una fotografia (da me realizzata)
Rappresentante una paura solitamente legata al mondo dell’infanzia.
Si va dal gufo allo scheletro. Dai fantasmi ai pirati.
Dal robot assassino al castello maledetto.
Fino agli alieni.
Paure terrificanti insomma. Altro che Bin Laden o Annamaria Franzoni.

Non importa in che modo si giochi
(se sistemando i tasselli verticalmente in modo da farli cadere a catena
o, nel modo classico,
appoggiandoli adiacenti sul piano quando hanno la stessa faccia).
L’idea è quella di mostrare come, tessera dopo tessera,
la Paura si diffonda esattamente come un Domino.

domenica, gennaio 07, 2007

Saldi Saldi Saldi!!!

"(...) Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell'Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l'anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d'essere "veramente bene informati". Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perchè fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la fiosofia o la sociologia affinchè possano pescare con questi ami fatti ch'è meglio restino dove si trovano. con ami simili pesceranno la malinconia e la tristezza. Chiunque possa far scomparire una parete TV e farla ricomparire a volontà, e la maggioranza dei cittadini oggi può farlo, sarà sempre più felice di chiunque cerchi di regolo-calcolare, misurare e chiudere in equazioni l'Universo, il quale del resto non può esserlo se non dando all'uomo la sensazione della sua piccolezza e della sua bestilaità e un'immensa malinconia. (...) Gli esseri umani vogliono la felicità, non è vero? Non è quello che sentiamo dire da quando siamo al mondo? Voglio un pò di felicità, dice la gente. Ebbene non l'hanno forse? Non li teniamo in continuo movimento, non diamo loro ininterrottamente svago? Non è per questo che in fondo viviamo? per il piacere e i più svariati titillamenti? E tu non potrai negare che la nostra forma di civiltà non ne abbia in abbondanza, di tittillamenti...(...)"
FAHRENHEIT 451 - RAY BRADBURY
*
"(...) When we don't consume it seems we are immune
to all of the thoughts they sell
you know as well as I, that's a lie...
'cause I want to spend,
in a never-ending story, but it always ends,
I want to spend, i want to spend,
in a never-ending story, but it always end (...)"
POOR COW - PETER BJORN AND JOHN
*
"(...) Calm, Fitter, Healthier
and more productive
A pig in a cage
on antibiotics (...)"
FITTER HAPPIER - RADIOHEAD