sabato, ottobre 28, 2006

PROVOLUTION
Vi ricordare le foto degli uomini preistorici che ho pubblicato tanto tempo fa?
No vero...manco sapete di checcazzo sto parlando?!?
Certo che non lo sai...sei arrivato qui per caso ah?
Da qualche link di cui io non conosco l'esistenza ah?
Allora levati dai coglioni perchè con te non ci parlo figuriamoci.
A tutti gli altri (???) .... ma come non è rimasto più nessuno??
Dunque...dunque mi tocca fare il riassunto...
mi tocca piegarmi alle esigenze di un publico distratto,
menefreghista e pure silenzioso di fottuti lucker.
Hm.
Ok.
Guardate queste foto.
Beh...erano il making of del video che vedete qui sotto.
In realtà è uno spot del provolone valpadana.
Doveva vincere.
Ma il membro della giuria che avrebbe deciso l'esito a nostro favore
è rimasto incastrato nel water la sera prima e non ha potuto
giovare alla nostra causa.
Era un ciccione!! Ai ciccioni piaciono i video comici!!
Giuro!! E' vero!!
Ooovabbè...guardatelo e finiamola qui.
Parla dell'invenzione della ruota.
Più o meno...

martedì, ottobre 24, 2006

Un abbraccio a raggi x


Ripetersi è difficile, lo so.
Ma noi ci ritentiamo.
E' passato un anno di distanza ma nulla è realmente cambiato.
Stessa passione.
Stesso gruppo di persone.
Stesso sogno da rincorrere.
(Il che significa, va da sè, che c'è ancora molta strada da fare per arrivare dove si vorrebbe.)
Solo il tempo si è ridotto e frantumato,
moltiplicandosi in mattinate e pomeriggi sparsi

ad ideare, riflettere, scrivere, riprendere, montare, guardare e riguardare.
Non più in estate, rinchiusi in una stanza in pieno giorno a maneggiare bombolette e raggi x...mentre fuori il sole diceva mare!! piscina!! passeggiate!! gelati!!
Ma in autunno, dopo cena, tra tubi di cartone e dubbi di non farcela, questa volta.
E invece si. Anche questo giro il video è uscito bene.
Con tanto di attore professionista.
Niente foto, niente backstage, tutto ridotto all'osso. Ma con cura maniacale.
E, come un anno fa, ricomincia il conto alla rovescia.
Io ci credo.

domenica, ottobre 22, 2006

Ogni riferimento a cose o persone è del tutto casuale...













HO MANGIATO LA MIA RAGAZZA
Dottore ho urgente bisogno di parlare un po' con lei
ho instaurato un rapporto morboso con la mia ragazza:
ho chiuso tutte le porte con il mondo,
ho dormito abbracciato ai suoi vestiti
volevo quasi fermarla nell'ambra
ma poi ho capito che il posto più sicuro
era dentro di me
Ho mangiato la mia ragazza
per la mia voglia di conoscere a fondo l'alterità
ho mangiato la mia ragazza
per contaminare la mia persona con le sue
semplici qualità
volevo solo puntualizzare che non è bieca gelosia,
con quella ho sempre più o meno convissuto
perchè la giudico una debolezza mia.
Mi sono chiesto dove
avesse l'anima
e non trovando una risposta ho pensato:
io la mangio e il mio metabolismo farà il resto
si comporterà esattamente come quando
riconosce le vitamine
e le separa dalla frutta.
Ho mangiato la mia ragazza
per la mia voglia di conoscere a fondo l'alterità
ho mangiato la mia ragazza
per contaminare la mia persona con le sue
semplici qualità
ho mangiato la mia ragazza
per allargare la mia cultura inglobando la sua.
LA SINTESI

venerdì, ottobre 20, 2006

Il santone

Giunsi in cima al monte verso sera.
C´era ancora molta luce ed il cielo si stava colorando di un arancione prepotente a cui era impossibile sottrarre lo sguardo. Su questo sfondo, cirri sottili si interesecavano formando ideogrammi di parole dal significato a me sconosciuto. Ma il mio corpo e i miei occhi non erano arrivati sino a li per decifrare messaggi nuvolosi e eterei. No, mi trovavo sulla sommita di quel cono di pietre e terra soltanto per Lui.
Erano anni che ne sentivo parlare. Di quest´uomo incredibile, un santo per qualcuno, un nuovo profeta per altri. Quello che era certo e che costui poteva vedere nel futuro. Si diceva che giungesse i palmi delle sue mani, mignolo contro mignolo, rivolti verso il volto, e guardandoci dentro (forse attraverso), potesse leggere cio che tutti noi possiamo soltanto vivere nel momento in cui accade. Guerre, inondazioni, meteoriti, grandiose scoperte, nascite e morti, tutto questo sembrava nascosto tra le pieghe della sue vecchie mani e una volta all´anno, su quel monte, era possibile incontarlo per sentire cosa aveva da dire. L´incontro aveva luogo nel cuore di un piccolo bosco, in un´area di prato circolare creata dalla curiosa mancanza di alberi. In realta, alla gente non era consentito stare vicino al santone, che da solo occupava il centro della piazzetta di erba, circondato a circa due metri di distanza da un cerchio di candele accese. Di conseguenza la folla di curiosi doveva "accomodarsi" dove iniziava il bosco, cercando di stare con gli orecchi tesi per captare ogni singola irripetibile sillaba del santone che non avrebbe concesso repliche. Dopo che la profezia era giunta al termine, iniziava un frenetico passaparola per tutti quelli che stavano a decine di metri dalla radura, quasi all´inizio del bosco.
Dalla mia posizione riuscivo a scorgere la veste bianca dell´uomo, il cui cappuccio nascondeva quasi completamente il volto. Sembrava immobile, come una statua di cera, con le appoggiate mani sulle ginocchia incrociate. Ai piedi dei sandali consunti. In realtä, guardando meglio, ci si poteva accorgere che l´uomo tremava, quasi impercettibilmente ma tremava tutto. D´un tratto, nel momento in cui le sue mani abbandonarono le ginocchia per congiungersi specularmente, le candele si spensero da sole, come se un unico dolce soffio invisibile le avesse raggiunte. Il buio ci colse tutti alla sprovvista. Ma i brusii della gente cessarono quasi subito, quando sembro chiaro a tutti che il santone stava per pronunciare le prime parole. In un silenzio irreale potevo sentire qualunque fruscio di foglie, ogni leggero ronzio di zanzara, il respiro eccitato e soffocato al tempo stesso dei presenti.
E in effetti, dopo circa dieci minuti in cui il guru mantenne la posizione che vi ho sopra descritto, le sue mani raggiunsero di nuovo le giunture degli arti inferiori, alzo la testa verso il cielo blu elettrico e disse con voce decisa ma roca:
"Il mondo cesserä di esistere quando anche l´uomo partorirä, dal buco del culo".
Le candele si riaccensero nello stesso modo in cui si erano spente, senza preavviso, senza una causa.
Inizialmente non mi accorsi ma presto fu chiaro che tutte le persone attorno a me si stavano torcendo in modo strano, in un unico vagito di dolore. Tutti nello stesso modo, con le mani sulla pancia, lanciando sguardi increduli e sgomenti nel buio circostante. Quando anche io sentii una fitta straziante al basso ventre, seguita dalla percezione che qualcosa che si stava muovendo senza controllo dentro di me, capii esattamente cosa stava succedendo. Persi i sensi nel momento in cui un fulmine, anzi piü di uno, si abbatterono non lontano da noi e la terra cominciö a tremare.