venerdì, marzo 09, 2007

LUNA IN PIENA - NADA
(...) Non so ballare il tango
Non so ballare
il valzer
Non so ballare niente
Mi dondolo in dispar
te
In piedi contro il muro
Guard
o il mio futuro
Perso in una marea d'ombre
E dentro le tue mani
Sono una luna piena
Resto lassù a guardare la tua voglia che
Piena in piena
Prendimi stasera
Sono in piena in piena
Prendimi la testa fra le mani
E tocca la paura vera

La mia timidezza mi incatena
(...)

domenica, marzo 04, 2007

Morte di un Dandi

Avercele ste brave personcine al proprio funerale...macchè...
Ci si devi accontentare dei soliti nomi banali, triti e ritriti...
Per carità...non è che m'aspetto un Pallesecche, un Puzzafiato
o un Fragoletta...
ma almeno...che ne so...un Caciotta o un Mammoletta credo di meritarmelo!
Eh...è' proprio vero che nun ce sò ppiù i bboni amici de na vorta...

domenica, febbraio 11, 2007

Parigi

lunedì, febbraio 05, 2007

domenica, febbraio 04, 2007

Aperta parentesi Chiusa parentesi

A volte
quando nuvole grigie riempono un cielo già troppo
BLU
io non ho paura.

Perchè con me ho il mio spazzanuvole biondo.
Sei tu.

sabato, febbraio 03, 2007

domenica, gennaio 28, 2007

DESCRIZIONE DEL GIOCO:
il DOMINO della PAURA

CONTENUTO:
Il Domino della Paura è formato da 78 tasselli
raffiguranti in totale 12 diversi soggetti che, in un modo o nell’altro,
rappresentano celebri paure
che spesso ritroviamo in film, o libri o in racconti del terrore:

- la scritta FEAR (PAURA)
- 8 soggetti che incutono terrore:

        • un fantasma
        • uno scheletro
        • uno spettro con 4 occhi
        • un robot assassino
        • i pirati dell’isola del tesoro
        • un gufo sinistro
        • degli extra-terrestri alla conquista della terra
        • un castello maledetto
- espressioni di autentico raccapriccio

SCOPO DEL GIOCO:
Ogni giocatore, in possesso di un certo numero di tessere della Paura,
deve cercare di terrorizzare gli altri liberandosene,
ovvero lasciandole sul piano di gioco
secondo le modalità del domino classico,
prima che ci riescano i suoi avversari.

Il vincitore è colui che riesce a diffondere tutte le sue Paure nel più breve tempo possibile.

lunedì, gennaio 22, 2007











INTRODUZIONE:
il DOMINIO della PAURA

Il Millenium Bug
La minaccia terrorista
L’uomo nero
Gli omicidi in villa
La mucca pazza
L’aviaria

Quando il livello d’allarme sale da arancione a rosso
Non significa che siamo più protetti
Siamo soltanto più spaventati

La Paura è la miglior forma di controllo
Un efficiente strumento di Potere
Che funziona proprio come un Domino

Per prima cosa si dispongono al meglio le tessere sul piano
(si prepara il terreno)
In modo che il percorso (della Paura)
non si interrompa e si ramifichi il più possibile.
Poi, dall’alto, qualcuno (il politico di turno)
dà il la buttando giù la prima tessera.
I media, dal canto loro, amplificano questo gesto
Assicurandosi che nessun tassello rimanga in piedi
Impostando ed imponendo abilmente l’Agenda Setting del momento.
Così, diventa quasi fatale che nessuno possa sottrarsi al propagarsi
Rapido ed inarrestabile della Paura
Parlandone a sua volta, comportandosi di conseguenza
E diventando egli stesso uno dei tanti tasselli che cade
Alimentando suo malgrado questa incontrollabile reazione a catena.

Utilizzando la metafora del domino
Ho costruito 78 tasselli del gioco in cui ogni faccia
È costituita da una fotografia (da me realizzata)
Rappresentante una paura solitamente legata al mondo dell’infanzia.
Si va dal gufo allo scheletro. Dai fantasmi ai pirati.
Dal robot assassino al castello maledetto.
Fino agli alieni.
Paure terrificanti insomma. Altro che Bin Laden o Annamaria Franzoni.

Non importa in che modo si giochi
(se sistemando i tasselli verticalmente in modo da farli cadere a catena
o, nel modo classico,
appoggiandoli adiacenti sul piano quando hanno la stessa faccia).
L’idea è quella di mostrare come, tessera dopo tessera,
la Paura si diffonda esattamente come un Domino.

domenica, gennaio 07, 2007

Saldi Saldi Saldi!!!

"(...) Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell'Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l'anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d'essere "veramente bene informati". Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perchè fatti di questo genere sono sempre gli stessi. Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la fiosofia o la sociologia affinchè possano pescare con questi ami fatti ch'è meglio restino dove si trovano. con ami simili pesceranno la malinconia e la tristezza. Chiunque possa far scomparire una parete TV e farla ricomparire a volontà, e la maggioranza dei cittadini oggi può farlo, sarà sempre più felice di chiunque cerchi di regolo-calcolare, misurare e chiudere in equazioni l'Universo, il quale del resto non può esserlo se non dando all'uomo la sensazione della sua piccolezza e della sua bestilaità e un'immensa malinconia. (...) Gli esseri umani vogliono la felicità, non è vero? Non è quello che sentiamo dire da quando siamo al mondo? Voglio un pò di felicità, dice la gente. Ebbene non l'hanno forse? Non li teniamo in continuo movimento, non diamo loro ininterrottamente svago? Non è per questo che in fondo viviamo? per il piacere e i più svariati titillamenti? E tu non potrai negare che la nostra forma di civiltà non ne abbia in abbondanza, di tittillamenti...(...)"
FAHRENHEIT 451 - RAY BRADBURY
*
"(...) When we don't consume it seems we are immune
to all of the thoughts they sell
you know as well as I, that's a lie...
'cause I want to spend,
in a never-ending story, but it always ends,
I want to spend, i want to spend,
in a never-ending story, but it always end (...)"
POOR COW - PETER BJORN AND JOHN
*
"(...) Calm, Fitter, Healthier
and more productive
A pig in a cage
on antibiotics (...)"
FITTER HAPPIER - RADIOHEAD

mercoledì, dicembre 06, 2006

Tutta una questione di mira

Si insomma questa volta ha passato ogni limite cazzo...non posso stare insieme ad un totale squilibrato mentale...mi piace e tutto quanto, bel visino, bel culo, non gli puzza l'alito e non è poco ma porca troia!!! non è normale...ma sì sto parlando del mio ragazzo...l'altra sera...l'altra notte avrei voluto dirgli: "ok bello tu sei tutto suonato facciamola finita qui ok? come se nulla fosse mai successo" ma il coraggio non ce l'ho avuto...si insomma...a volte essere troppo precipitosi non paga...ma dico...ci conosciamo da un mesetto scarso, un fottuto mese striminzito e me ne ha già piantato di stronzate...come quando una settimana fa eravamo nel solito bar merdoso di bergamo a berci una birra marcia, con qualche pistacchio toccato da dieci cento mille mani sporche di piscio, e lui è lì davanti a me, che mi prende la mano ed inizia a dirmi qualcosa tipo "sai...lo so che ci conosciamo da poco...ma a volte ci vuole poco tempo per capire...si...quando conosci una persona speciale...o che pensi sia speciale...anche se non la conosci molto..." si stava incartando...era in difficoltà palese...ma era dolce il suo tentativo di comunicarmi qualcosa...beh proprio in quel momento arriva un uomo, tipo indiano ma non era indiano, e ci mostra delle rose rosse rinsecchite e rantolanti...io gli faccio il segno di no, che non ci interessano, ma lui insiste, in effetti nel pub c'eravamo solo noi, a quel'ora bergamo dormiva, anzi era in coma, gli dico "guarda no...davvero...non insistere" e questo indiano se ne esce con un irresponsabile "non voglio niente, è un regalo per te". Non sapeva che trenta secondi esatti dopo si sarebbe ritrovato orizzontale, svenuto, in un lago di sangue sgorgante da un naso rotto. Il suo. Inutile che vi dica chi fu l'arteficie di questo bel casino. Il mio bel fidanzatino fuori di testa. E poi via di corsa mano nella mano (ma che romanticheria) verso la macchina e su su per le mura di città alta a cercare un posto imboscato in cui infilarci. Non per fare roba figuramoci. Per nasconderci dagli sbirri. Ma cazzo dico io...è la quarta...quinta volta che usciamo e tu mi trasformi il naso di un povero porta-fiori in una fontana zampillante. E si che tutto incominciò da un colpo di fulmine...mi ricordo come se fosse ieri (ok era meno di un mese fa ma è tanto per rendere il presente storico ancora più storico) il nostro primo incontro: mi stavo scaldando una pasta del giorno prima, il sugo aveva uno strano colore tendente al rosso bruciato, e la guardavo con la stessa noia e svogliatezza con cui si guarda il cibo quando lo devi mangiare da solo davanti all'orologio della cucina...din don sento. è il mio campanello. apro la porta. davanti a me si presenta un povero cristo inzuppato dalla testa ai piedi (fuori pioveva ferocemente, uno di quei giorni in cui il cielo si incattivisce e non vuole sentire scuse: prendetevela tutta quest'acqua bastardi!!!) non era un bello spettacolo. la sua faccia però non era triste o frustrata quanto tanto tanto incazzosa. infatti dalla sua bocca secca uscirono un paio di frasette tipo: "ascolta stronza" - si riferiva a me intuii - "io prendo 10 centesimi pidocchiosi per ogni elenco che consegno. c'è un piccolo problema: se non riconsegno anche quelli vecchi indietro non prendo un cazzo di niente. immaginavo che dietro a questa porta ci sarebbe stata una cazzo di ragazzina con quella tua faccia strafottente. ora cazzo, dammi questa merda di elenco telefonico così posso riscuotere altri 10 centesimi marci da quei laidi da cui lavoro. muovi il culo grazie." aspetta. girai i tacchi senza chiudere la porta, attraversai il corridoio di casa mia, presi l'elenco vecchio con due mani, tornai indietro alla porta e con tutta la mia forza glielo lanciai addosso. avete presente quanto pesa un elenco del telefono? potevo ammazzarlo. me ne pentii l'attimo dopo in cui mollai la presa. e lo mancai. non so come ma lo mancai. come la scena di pulp fiction in cui jules svuota l'intero caricatore della pistola sul muro, mancando completamente il suo bersaglio immobile. una roba del genere. ma qui si finì a ridere. l'elenco attraversò il pianerottolo finendo contro la finestra aperta. credo che per un paio di centimetri non sia volato giù dove ci sono i parcheggi per le auto...mentre io dicevo: "vuoi entrare un attimo ad asciugarti...sembri un...un pulcino bagnato ehehe." come risposta lui starnutì un si. in due, la pasta bruciata non era poi neanche tanto male. come vedete, non sono una di quelle che cerca il pelo nell'uovo...mi ha datto della stronza, della ragazzina strafottente, mi ha detto di muovere il culo e io l'ho invitato a pranzo. qualcun altro non l'avrebbe visto esattamente come il migliore degli inizi per una storia d'amore. eppure le cose poi hanno cominciato a girare bene. fino all'altra sera. a casa mia. tutto perfetto: cena fuori, un mare di risate e cazzate, un bel pò di vino, qualche frase romantica. finiamo a letto. era la prima volta insieme. non sono mica una cazzo di troietta che la dà subito al primo ragazzo che mi consegna un elenco nuovo del telefono. insomma non starò qui a farla tanto lunga...arriviamo al dunque e lui tira fuori dalla tasca dei jeans qualcosa che pensavo dovessero essere i preservativi e infatti lo erano...solo che...quando se ne infilò uno...c'era qualcosa che non mi quadrava...passi il colore verde...ma in corrispondenza del glande c'era come una specie di stemma, di logo tondo...mi avvicino per guardarlo meglio e vedo una specie di donna coi capeli fluenti e una corona...e poco distante da quella riconosco la forma di tante piccole tazzine di caffè disegnate...ma che cazzo di condom è questo? chiedo un pò spiazzata e lui mi informa che è la nuova linea di preservativi della catena Starbucks, nota multinazionale americana che oltre ad occuparsi di caffè e ristorazione, si è buttata pure sul business della musica e dei film. Devi sapere - mi dice eccitato il mio fidanzatino - che il proprietario della Starbucks, tale signor Howard Schultz, possiede pure una squadra di basket, i seattle supersonic!!! e ha da poco lanciato anche una linea di preservativi. "sticazzi" dico io. "Quel cosa non entra dentro di me, questo è poco ma sicuro...non vorrei che anche tu mi diventi supersonic..." gli butto lì. pensavo: ora lo scherzo finisce e si mette un preservativo come cristo comanda. invece no. figuriamoci. lui mi esce con sta frase: "Non esiste sulla faccia della terra che tu possa scindere sesso da Starbucks. Non puoi dividere sacro e profano. Non puoi, non devi, non lo farai." Ok bello, gli rispondo io, quando avrai finito con queste stronzate fammi un fischio. Tu sei cotto come una zucchina. Io vado a farmi un caffè...anzi un thè...che di caffè ne ho già visti abbastanza. Lo trovai mezz'ora dopo addormentato, con ancora quell'affare infilato. Più ci penso e più...mi sa proprio che ora lo chiamo e lo mollo.
NOTA AL MARGINE: ringrazio gasta per avermi costretto a scriver un post con la seguente frase
"Non esiste sulla faccia della terra che tu possa scindere sesso da Starbucks. Non puoi dividere sacro e profano. Non puoi, non devi, non lo farai." Come vedi nicolino, ti ho bagnato il nasino...*
E rilancio!!! Ora tu devi inserire la seguente frase nel tuo prossimo post (ma mica per finta come hai fatto prima, spappolandola qua e là a tuo piacimento, troppo facile così, devi ficcarcela dentro uguale o sei una faccia di maiale pappappero):
"Pianse tutta la notte mentre ci pensava. Un fiume in piena. Poi, di colpo smise. Come se avessero chiuso contemporaneamente tutti i rubinetti. Si alzò in piedi e uscì di casa. Alle 4 di notte di quel 10 agosto, a bordo della sua vespa verde, l'aria era assai più fredda di quello che immaginava."
Buon divertimento! : )

sabato, novembre 11, 2006

A come...

...AttesE.

sabato, ottobre 28, 2006

PROVOLUTION
Vi ricordare le foto degli uomini preistorici che ho pubblicato tanto tempo fa?
No vero...manco sapete di checcazzo sto parlando?!?
Certo che non lo sai...sei arrivato qui per caso ah?
Da qualche link di cui io non conosco l'esistenza ah?
Allora levati dai coglioni perchè con te non ci parlo figuriamoci.
A tutti gli altri (???) .... ma come non è rimasto più nessuno??
Dunque...dunque mi tocca fare il riassunto...
mi tocca piegarmi alle esigenze di un publico distratto,
menefreghista e pure silenzioso di fottuti lucker.
Hm.
Ok.
Guardate queste foto.
Beh...erano il making of del video che vedete qui sotto.
In realtà è uno spot del provolone valpadana.
Doveva vincere.
Ma il membro della giuria che avrebbe deciso l'esito a nostro favore
è rimasto incastrato nel water la sera prima e non ha potuto
giovare alla nostra causa.
Era un ciccione!! Ai ciccioni piaciono i video comici!!
Giuro!! E' vero!!
Ooovabbè...guardatelo e finiamola qui.
Parla dell'invenzione della ruota.
Più o meno...

martedì, ottobre 24, 2006

Un abbraccio a raggi x


Ripetersi è difficile, lo so.
Ma noi ci ritentiamo.
E' passato un anno di distanza ma nulla è realmente cambiato.
Stessa passione.
Stesso gruppo di persone.
Stesso sogno da rincorrere.
(Il che significa, va da sè, che c'è ancora molta strada da fare per arrivare dove si vorrebbe.)
Solo il tempo si è ridotto e frantumato,
moltiplicandosi in mattinate e pomeriggi sparsi

ad ideare, riflettere, scrivere, riprendere, montare, guardare e riguardare.
Non più in estate, rinchiusi in una stanza in pieno giorno a maneggiare bombolette e raggi x...mentre fuori il sole diceva mare!! piscina!! passeggiate!! gelati!!
Ma in autunno, dopo cena, tra tubi di cartone e dubbi di non farcela, questa volta.
E invece si. Anche questo giro il video è uscito bene.
Con tanto di attore professionista.
Niente foto, niente backstage, tutto ridotto all'osso. Ma con cura maniacale.
E, come un anno fa, ricomincia il conto alla rovescia.
Io ci credo.

domenica, ottobre 22, 2006

Ogni riferimento a cose o persone è del tutto casuale...













HO MANGIATO LA MIA RAGAZZA
Dottore ho urgente bisogno di parlare un po' con lei
ho instaurato un rapporto morboso con la mia ragazza:
ho chiuso tutte le porte con il mondo,
ho dormito abbracciato ai suoi vestiti
volevo quasi fermarla nell'ambra
ma poi ho capito che il posto più sicuro
era dentro di me
Ho mangiato la mia ragazza
per la mia voglia di conoscere a fondo l'alterità
ho mangiato la mia ragazza
per contaminare la mia persona con le sue
semplici qualità
volevo solo puntualizzare che non è bieca gelosia,
con quella ho sempre più o meno convissuto
perchè la giudico una debolezza mia.
Mi sono chiesto dove
avesse l'anima
e non trovando una risposta ho pensato:
io la mangio e il mio metabolismo farà il resto
si comporterà esattamente come quando
riconosce le vitamine
e le separa dalla frutta.
Ho mangiato la mia ragazza
per la mia voglia di conoscere a fondo l'alterità
ho mangiato la mia ragazza
per contaminare la mia persona con le sue
semplici qualità
ho mangiato la mia ragazza
per allargare la mia cultura inglobando la sua.
LA SINTESI

venerdì, ottobre 20, 2006

Il santone

Giunsi in cima al monte verso sera.
C´era ancora molta luce ed il cielo si stava colorando di un arancione prepotente a cui era impossibile sottrarre lo sguardo. Su questo sfondo, cirri sottili si interesecavano formando ideogrammi di parole dal significato a me sconosciuto. Ma il mio corpo e i miei occhi non erano arrivati sino a li per decifrare messaggi nuvolosi e eterei. No, mi trovavo sulla sommita di quel cono di pietre e terra soltanto per Lui.
Erano anni che ne sentivo parlare. Di quest´uomo incredibile, un santo per qualcuno, un nuovo profeta per altri. Quello che era certo e che costui poteva vedere nel futuro. Si diceva che giungesse i palmi delle sue mani, mignolo contro mignolo, rivolti verso il volto, e guardandoci dentro (forse attraverso), potesse leggere cio che tutti noi possiamo soltanto vivere nel momento in cui accade. Guerre, inondazioni, meteoriti, grandiose scoperte, nascite e morti, tutto questo sembrava nascosto tra le pieghe della sue vecchie mani e una volta all´anno, su quel monte, era possibile incontarlo per sentire cosa aveva da dire. L´incontro aveva luogo nel cuore di un piccolo bosco, in un´area di prato circolare creata dalla curiosa mancanza di alberi. In realta, alla gente non era consentito stare vicino al santone, che da solo occupava il centro della piazzetta di erba, circondato a circa due metri di distanza da un cerchio di candele accese. Di conseguenza la folla di curiosi doveva "accomodarsi" dove iniziava il bosco, cercando di stare con gli orecchi tesi per captare ogni singola irripetibile sillaba del santone che non avrebbe concesso repliche. Dopo che la profezia era giunta al termine, iniziava un frenetico passaparola per tutti quelli che stavano a decine di metri dalla radura, quasi all´inizio del bosco.
Dalla mia posizione riuscivo a scorgere la veste bianca dell´uomo, il cui cappuccio nascondeva quasi completamente il volto. Sembrava immobile, come una statua di cera, con le appoggiate mani sulle ginocchia incrociate. Ai piedi dei sandali consunti. In realtä, guardando meglio, ci si poteva accorgere che l´uomo tremava, quasi impercettibilmente ma tremava tutto. D´un tratto, nel momento in cui le sue mani abbandonarono le ginocchia per congiungersi specularmente, le candele si spensero da sole, come se un unico dolce soffio invisibile le avesse raggiunte. Il buio ci colse tutti alla sprovvista. Ma i brusii della gente cessarono quasi subito, quando sembro chiaro a tutti che il santone stava per pronunciare le prime parole. In un silenzio irreale potevo sentire qualunque fruscio di foglie, ogni leggero ronzio di zanzara, il respiro eccitato e soffocato al tempo stesso dei presenti.
E in effetti, dopo circa dieci minuti in cui il guru mantenne la posizione che vi ho sopra descritto, le sue mani raggiunsero di nuovo le giunture degli arti inferiori, alzo la testa verso il cielo blu elettrico e disse con voce decisa ma roca:
"Il mondo cesserä di esistere quando anche l´uomo partorirä, dal buco del culo".
Le candele si riaccensero nello stesso modo in cui si erano spente, senza preavviso, senza una causa.
Inizialmente non mi accorsi ma presto fu chiaro che tutte le persone attorno a me si stavano torcendo in modo strano, in un unico vagito di dolore. Tutti nello stesso modo, con le mani sulla pancia, lanciando sguardi increduli e sgomenti nel buio circostante. Quando anche io sentii una fitta straziante al basso ventre, seguita dalla percezione che qualcosa che si stava muovendo senza controllo dentro di me, capii esattamente cosa stava succedendo. Persi i sensi nel momento in cui un fulmine, anzi piü di uno, si abbatterono non lontano da noi e la terra cominciö a tremare.

domenica, settembre 03, 2006

Zen

STRANGE THINGS WILL HAPPEN
Today was a pretty day
No disappointments
No expectations on your whereabouts
And oh, did I let you go?
Did it finally show that strange things will happen if you let
them?
Today I didn't even try to hide
I'll stay here and never push things to the side
You can't reach me cause I'm way beyond you today
Today was a pretty day
Autumn comes with
These slight surprises where your life might twist and turn
Hope to unlearn
Strange things will happen
If you let them come around and stick around
Today I didn't even try to hide
I'll stay here and never push things to the side
Today I didn't even look to find
Something to put me in that peace of mind
You can't touch me cause I'm way beyond you today
THE RADIO DEPT.

mercoledì, agosto 23, 2006

Mai aprire una confezione di musli tirando con i denti

"Gentile utente, con questa lettera la Motorizzazione porta i propri sportelli a casa Sua, per consegnarLe, a domicilio il duplicato della patente di guida. Questo servizio, che speriamo di Suo gradimento, BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA Un'ultima raccomandazione: come prevedono le norme in vigore, se dovesse ritrovare la patente originale LA DISTRUGGA IMMEDIATAMENTE. BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA. Cordiali saluti." Di solito quando sento la la parola "distruggere" penso a navicelle spaziali che devastano città americane o robot impazziti che ripetono il suddetto verbo mentre inquadrano il loro bersaglio con il radar incorporato e gli lanciano addosso scariche di proiettili roventi insomma ad un contesto di guerra o di violenza. Mi domando: che la nostra situazione di continua paura e pericolo (vedi attacchi terroristici, vedi guerra e morti al tg, vedi furti in casa in cui ci scappa il ferito o il cadavere) vada poi ad influire sul nostro linguaggio quotidiano tanto che anche una semplice lettera della Motorizzazione contenga termini non esattamente consoni al tanto familiare burocratese. E poi c'è quel IMMEDIATAMENTE che secondo me è ancora più esilarante. Neanche fosse un ordigno da disinnescare o una minaccia per l'umanità tutta.

ATTENZIONE!! A TUTTI I CITTADINI!! La mia patente si aggira indisturbata per la città. Se la vedete non esitate ad aprire il fuoco. Ripeto: autorizzazione ad aprire il fuoco!! Si nasconde sotto le false spoglie di una custodia con motivi floreali ma è UNA PATENTE ed è pericolosa in quanto l'originale di una copia che però ora fa fede quindi l'originale è ora una copia ed è da abbattere. Ripeto: abbattere. Usate tutto quello che avete in possesso al momento della localizzazione: mani, forbici, taglierini o punte di ombrelli. Non fatevi abbindolare dalle sue false promesse: avere due patenti non vi renderà più appetibili all'altro sesso. Per quello ci vogliono due macchine e anche belle grosse. NON e' una esercitazione!! E' un allarme reale!! La sicurezza della nazione è anche nelle vostre mani. Cordiali saluti.

Forse sto solo sottovalutando la minaccia.
Chiedo scusa per l'ironia.


P.S.: il blog compie un anno
PP.SS.: mi rendo conto che non servivano così tanti bla bla nella lettera ma a volte voglio strafare

venerdì, luglio 28, 2006

This is what you get when you mess with us

Ci fu un bagliore improvviso.
Come uno di quei lampi terribili
che si vedono in questi giorni.

Ma senza tuono.
Poi buio.
Poi ancora luce.
Una luce strana, da sala chirugica,
che illuminava i due corpi.
Ad una rapida occhiata
era evidente
che qualcosa non quadrava.
Poi uno di loro si girò di scatto,
(potevamo vedere la sua testa
enorme e deforme
attraverso il vetro frastagliato in molteplici quadratini regolari)
venne deciso verso la porta
e abbassò la maniglia per uscire
dalla Stanza.

giovedì, luglio 20, 2006

La frase del giorno

Erano le 4 di mattina passate quando,
dopo una lunghissima chiacchierata,
il mio amico mi disse:
"Guarda...a volte penso che mi conosci così bene
che forse ti dovrei uccidere".

Ne rimasi lusingato.